Descrizione
Rassegna cinematografica itinerante – IX edizione Estate 2023 di seguito le schede descrittive dei film:
Mercoledì 26 luglio–GEMMANO– Villa Gemmano, Piazza Pertini Ore 21.15 – Ingresso gratuito
CLIFFORD IL GRANDE CANE ROSSO
(Clifford the Big Red Dog)
Regia di Walt Becker con Jack Whitehall, Darby Camp, Sienna Guillory, John Cleese Commedia/Fantastico 96 min.–USA, 2021
Clifford è un cucciolo di cane di colore rosso, che viene regalato a una bambina, Emily per il suo compleanno da un uomo anziano molto eccentrico. Quando la bimba chiede quanto diventerà grande il cucciolo, l’uomo le risponde che tutto dipende da quanto affetto lei gli darà. Emily, però, non immagina che sia letteralmente così e il giorno dopo, quando si sveglia, si rende conto che Clifford è cresciuto a tal punto da essere diventato un cane fuori misura. Ora Clifford è ancora un cucciolo, ma è altro più di 3 metri e con le sue enormi dimensioni getta il piccolo appartamento di New York, in cui vive Emily, nel completo caos. A occuparsi di questo gigantesco problema sono la sua padroncina e suo zio Casey che dovranno risolvere la situazione prima che la madre di Emily torni a casa. Per Emily e Casey inizia così una grande avventura – in tutti i sensi – in giro per la Grande Mela insieme al gigantesco cucciolo rosso. Che il cinema abbia sfornato innumerevoli film sui cani è tra le poche certezze della vita. Io & Marley, Hachiko, Beethoven sono cult di genere e nel cuore di molti spettatori: ma cosa succede se il nuovo simbolo dell’amore a quattro zampe è un cucciolone di labrador gigante e di colore rosso?
Clifford: il grande cane rosso è una splendida favola moderna per grandi e piccini. Tratta con intelligenza, ironia e sensibilità temi delicati e attuali come il bullismo e l’inclusione, rendendo i due protagonisti simboli d’eroismo, incarnazione dei valori più puri che permettono d’affrontare la vita con coraggio: l’amore, la condivisione e l’accettazione delle proprie diversità come punto di forza, perché le «persone uniche cambiano il mondo». Clifford: il grande cane rosso cresce come il suo protagonista e non finisce mai in cliché e stereotipi. Il rapporto tra Emily e Clifford tocca le corde più profonde del nostro animo, portando lo spettatore a riflettere su quanto sia importante ed edificante non solo prendersi cura di un altro essere vivente, ma anche ridere dei propri difetti fisici, per accettarli e farli diventare il nostro punto di forza, e di come la presenza di un amico vero riesca a non far sentire piccole le persone in un mondo che corre veloce e a volte è spietato.
Mercoledì 2 agosto–GEMMANO– Piazza Roma Ore 21.15 – Ingresso gratuito
SOLO COSE BELLE
Regia di Kristian Gianfreda Con Idamaria Recati, Luigi Navarra, Giorgio Borghetti, Carlo Maria Rossi, Barbara Abbondanza Italia, 2019 – Commedia, 82 min.
“Solo cose belle” è la storia di Benedetta e del suo incontro con una casa famiglia appena arrivata nel suo paese dell’entroterra romagnolo. La casa, rumorosa e stravagante, conta un papà e una mamma, un richiedente asilo appena sbarcato, una ex-prostituta con una figlia piccola, un giovanissimo ex carcerato, due ragazzi con gravi disabilità e il figlio naturale della coppia. Benedetta, attraverso la storia d’amore con Kevin, uno dei ragazzi della casa, guida lo spettatore in un “mondo ai margini” in cui tutti sembrano “sbagliati” o “difettosi”, ma in realtà sono solo semplicemente umani. è proprio l’intero paese, che si prepara con passione alle elezioni comunali, a essere coinvolto e sconvolto dall’incontro con gli “ultimi”, tra momenti divertenti e drammatici, risa, lacrime, barchette di carta, piadine e sgomberi. Fino a quando, in una notte particolarmente difficile, tutto precipita e sembra perduto, perché al di là delle scelte dei singoli nulla potrà più essere come prima.
Una commedia “sociale”, primo film di finzione del regista Gianfreda che riprende ampiamente il vivere quotidiano e molte dinamiche delle numerose case famiglie della Comunità Papa Giovanni XIII: le difficoltà nel sostenere tanti bisognosi, da ragazzi senza genitori a extracomunitari, fino a emarginati dalla società per svariati motivi. Come accade, per esempio, nel film all’ex prostituta Ivana che non riesce a trovare un lavoro a causa del suo passato doloroso. O a Kevin che i compagni di scuola non accettano perché è stato in carcere per rapina. Solo cose belle accoglie nel suo cast oltre agli attori professionisti già citati, alcune persone della Comunità come Francesco Yang, affidato all’età di quattro anni alla casa famiglia di Maria Cristina Borromeo e Luca Di Tomasso, e Marco Berta, e i giovani esordienti Idamaria Recati e Luigi Navarra. Come la tradizione della commedia insegna, attraverso il sorriso e un pizzico di amarezza, il film racconta la nostra realtà, una storia quanto mai attuale e necessaria, specchio del nostro Paese indifferente, razzista, malpensante e spaventato dall’ “altro”. E non si salva nessuno: né i giovani, i primi a riempirsi la bocca di pregiudizi e ad agire con cattiveria, né i borghesi radical chic che predicano bene e razzolano male e neanche gli uomini di Chiesa incapaci di concretizzare gli insegnamenti della dottrina cattolica. Gli abitanti del piccolo paese, esaltati da una subdola propaganda alla vigilia delle elezioni comunali, vedono come dei “mostri” i componenti della casa famiglia, attentatori alla tranquillità e alla sicurezza della loro comunità. Non è difficile vedere in questo dei rimandi involontari alla cronaca degli ultimi anni, con gruppi di italiani in rivolta contro l’assegnazione di alloggi ad alcuni extracomunitari. Ma per tutti c’è la “redenzione”: per Don Alberto che grazie alla casa famiglia trova il senso stesso della sua missione e per Benedetta che scopre di non trovarsi nei panni di una ragazza borghese e di essere più saggia e tollerante dei suoi genitori. Una commedia credibile e sincera in ogni suo aspetto: Kristian Gianfreda e gli sceneggiatori Andrea Valagussa, Filippo Brambilla, Marco Brambini, Andrea Calaresi, Susanna Ciucci e Matteo Lolletti, sono riusciti a sfuggire al rischio di mettere in scena una storia artefatta e retorica, e hanno dato vita a un film “vero” come può essere un documentario che può aiutare a sensibilizzare su temi quali l’accoglienza, la tolleranza e la bellezza dell’agire per il bene comune. Attraverso personaggi veritieri che scelgono anche di tornare sulla cattiva strada, Solo cose belle è la commedia “sociale” della quale il nostro Paese aveva bisogno.
(Caterina Sabato – Cinematographe.it)
(Valentina Mori – Nerdface)